
Omar Rizzi Production


Fotografia come attenzione, esplorazione e racconto
Mi chiamo Omar Rizzi, sono nato a Bergamo nel 1973 e il mio viaggio nel mondo dell’immagine è iniziato… guardando il mondo dall’alto.
I miei primi passi sono stati infatti nel campo dei video con drone, dopo aver conseguito la certificazione per operazioni non critiche. Quello sguardo aereo, così libero e fuori dai soliti schemi, ha acceso qualcosa in me: la voglia di raccontare la realtà da punti di vista diversi.
Col tempo, la mia passione ha preso nuove forme, spostandosi verso la fotografia più classica. Oggi prediligo i generi street, macro e landscape, tre modi diversi per fermare il tempo e cogliere quei dettagli che spesso sfuggono all’occhio distratto.
È proprio nei particolari che trovo l’essenza delle mie immagini: un riflesso, una texture, una combinazione di luci e ombre. Il mio sguardo è attratto da ciò che non si mostra subito, da quello che resta in silenzio ma sa raccontare molto.
Negli anni ho avuto il piacere di collaborare con un circolo fotografico per la realizzazione di una mostra itinerante, curando sia gli scatti sia i video di presentazione. Da lì sono nate nuove opportunità nel campo della produzione video e nella gestione di contenuti per i social, esperienze che mi hanno permesso di crescere e confrontarmi con linguaggi diversi.
Ho partecipato a diverse mostre fotografiche nella provincia di Bergamo, portando il mio stile in contesti stimolanti e a contatto con altri fotografi e appassionati.
La fotografia, per me, è un modo per rimanere fedele alla mia natura: curiosa, indipendente, silenziosamente osservatrice.
Ho auto-pubblicato due libri fotografici :
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Presente Passato Tradizioni – Osio Sopra
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La magia di una piazza – Piazza Vecchia in Bergamo
In questi progetti raccolgo visioni autentiche e a tratti surreali, frutto di un percorso creativo personale e in continua evoluzione.
Credo fortemente nella condivisione tra fotografi: scambiare idee, confrontarsi su tecniche e visioni è il modo più efficace per crescere. Ed è proprio questa apertura che guida ogni mio nuovo scatto.
Osservare. Aspettare. Raccontare.
È così che nasce ogni mia immagine.
